Cotechino e altre squisite tipicità

Tempo di feste, tempo di tradizioni culinarie!

Come si può non portare a tavola cotechino o zampone? Nella memoria della nostra tavola loro sono delizia e simbolo.

Se vogliamo salutare l’anno vecchio chiedendo al nuovo fortuna, ricchezza e abbondanza non dimentichiamo di preparare e consumare cotechino o zampone con le lenticchie.

Il rito delle lenticchie risale addirittura agli antichi romani, cotechino e zampone sono una squisitezza relativamente più recente ma comunque con molti secoli sulle spalle…La leggenda vuole che nel 1511 Pico della Mirandola consigliò ai mirandolesi assediati dalle truppe papali di macellare i maiali rimasti nelle stalle, mettendo la carne all’interno della cotenna dei suini e delle zampe, con annesse delle spezie, per conservarla più a lungo e, quindi, per avere maggiori scorte di cibo per resistere all’assedio. I mirandolesi eseguirono e non se ne pentirono. Anzi, apprezzarono talmente il risultato da introdurlo per sempre tra i piatti da tramandare.

La differenza tra zampone e cotechino sta nell’involucro che contiene il goloso impasto fatto di carne e spezie. Lo zampone è avvolto dalla zampa di maiale anteriore; il cotechino, invece, dal budello.

Lo zampone ha un apporto calorico maggiore poiché la cotenna della zampa, durante la cottura, rilascia del grasso che insaporisce il piatto ma lo rende anche un po’ più impegnativo, nutriente e pesante.

Ebbene sì, cotechino e zampone non sono scelte light ma sono cibi golosi e saporiti che durante le feste ci concediamo con gioia e piacere. Vero?

E voi? Avete messo cotechino e zampone nel vostro menu festivo?

Vi lasciamo con il link a una sfiziosa e squisita ricetta: cestini di polenta con cotechino e lenticchie!

Per noi intanto questo è il periodo in cui cotechino e zampone sono produzione e lavorazione: gli ordini che riceviamo confermano il gradimento per queste due grandi tipicità italiane. Ne siamo felici!

Gianluca