Ecco il nostro Flavio nella sua, nostra, campagna.
Risponde a un’intervista. Sempre pronto e appassionato, capace di raccontare l’evoluzione di un mondo e di ogni suo aspetto come un provetto narratore.
Aperto, riflessivo, profondo, Flavio è ancora la voce dell’Azienda…oltre che il suo cuore.
Lucido osservatore di cambiamenti e prospettive, tra passato, presente e futuro. Scrigno di conoscenze e competenze ma anche naturale dispensatore di antiche saggezze.
Nei campi, in una giornata forse fin troppo bella e calda per essere al principio di un mese d’inverno, Flavio fa riflettere tutti sul tempo, non soltanto quello atmosferico. Incalzato dalle domande sulle attività agricole di febbraio e marzo, Flavio parla di quella fase di “riposo della terra” in cui non ci sono particolari lavorazioni di semina o di raccolta e si dedicano le energie a sistemare, preparare, organizzare. Un periodo a suo modo altrettanto importante perché in Azienda Agricola è dedicato alla revisione di mezzi e strumenti, a opere di manutenzione e pulizia, a interventi di riparazione, a riflessioni su piccoli e grandi progetti…
Tutto si ferma ma niente si ferma, insomma.
I campi hanno comunque bisogno di attenzione, esattamente come la pianificazione di tante attività aziendali. Lui controlla, pensa, programma. E nell’intervista…spiega, con la sua consueta disinvoltura!
Ogni sua parola, del resto, è una lezione.
Questione di esperienza, questione di carisma. Questione di sintonia con l’ambiente, con la storia, con i luoghi, con il lavoro.
Proprio questo si assimila dai suoi racconti: quella stretta relazione con gli anni, la geografia, l’economia e la cultura del territorio. Una memoria salda che guida anche noi, eredi del suo lungo percorso.
Così, le immagini, le parole, le emozioni di oggi, sono la conferma di una vita che è stata consacrata proprio alla realtà del posto e dell’azienda.
Prendiamo da lui anche l’abitudine a guardare l’orizzonte, a ragionare, a progettare. E a restare in connessione con la natura.
Gianluca