Dalla campagna alla tavola

Chi è abituato al supermercato fa quasi fatica, a immaginare il percorso. Quello che parte dall’agricoltura e dall’allevamento e passa dalla produzione, prima di arrivare alla vendita e quindi alla tavola.

Chi è abituato alla logica del tutto e sempre non riesce a distinguere le fasi e le stagioni. I momenti della semina, la crescita, il raccolto, le lavorazioni, finiscono per essere “cibo pronto” e non un risultato inseguito, sudato, raggiunto.

Chi vive in città non conosce gli odori e i colori del tempo e delle cose che il tempo esprime e porta. Noi abituati alla campagna viviamo di realtà e riferimenti naturali, sappiamo come le cose nascono e si trasformano.

DALLA CAMPAGNA ALLA TAVOLA è un ciclo.

Un ciclo laborioso e complesso. Un ciclo che ci piace seguire passo per passo, garantendo la qualità del processo e la bontà dei prodotti.

Un ciclo che ogni giorno insegna. Per quanto gli anni sia portatori di esperienza e conoscenza, è bello sapere che c’è sempre qualcosa da imparare, qualcosa da cambiare, qualcosa da innovare.

Dalla campagna alla tavola è anche una filiera corta dal produttore al consumatore. Noi del made in Italy Valsesia coltiviamo i campi, alleviamo i suini, produciamo carne e salumi e li vendiamo spesso direttamente al consumatore finale.

Mantenere il valore di questo viaggio ha un significato speciale. Quello che talvolta sfugge ai pensieri ma rimane nei sapori. Sì, si sente in bocca.

Per questo difendiamo questa differenza. Quella di essere ancora abbastanza piccoli per essere grandi sostenitori della genuinità. C’è più che mai un principio culturale, oggi, in questa differenza. C’è la difesa dei gusti, della storia, della memoria di un Paese che ha un tesoro enorme da proteggere.

In questo complicato e triste periodo non possiamo dimenticare ciò che siamo e abbiamo. Non possiamo e non dobbiamo.

Gianluca