Quante volte avete sentito parlare in campo alimentare di “tipicità”?
Da cosa esattamente è data la tipicità di un prodotto?
In sintesi un prodotto “tipico” esprime una memoria storica, una zona geografica, la qualità della materia prima utilizzata, le tecniche di preparazione.
Questo è un concetto molto importante. Importante per la salute, importante per il gusto, importante per la cultura dei luoghi. La memoria storica significa tradizione e tramandare la tradizione non è una scelta retrograda e nostalgica, tutt’altro. La tradizione è il contenitore della sapienza che ha originato quella bontà: la conoscenza delle condizioni ambientali, delle procedure artigianali, dei tempi e dei modi di lavorazione e trasformazione, degli attrezzi più adatti allo scopo.
Rispettare questo bagaglio di costume significa salvaguardare un patrimonio prezioso. Prezioso, è bene ripeterlo, in quanto ricchezza di un territorio ma anche genuinità per il benessere umano.
Il progresso è l’intervento innovativo che non intacca il risultato, che mantiene anzi vivo l’antico sapore, che protegge quella “tipicità” che è il vero valore di un prodotto.
Per queste ragioni il nostro allevamento e il nostro salumificio si attengono scrupolosamente e rigorosamente ai principi di “tipicità”. Viviamo in un Paese in cui la risorsa alimentare è davvero un tesoro. Un tesoro da conservare, un tesoro da valorizzare.
Gianluca
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